Sabbie Viaggianti di Mauro Corbani
dal 5 ottobre al 17 novembre 2024

Mauro Corbani, Zanzibar 1, 2019
materiali diversi, pittura acrilica, sabbia e matite grasse
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La mostra personale itinerante di Mauro Corbani, curata da Giada Caliendo e presentata da Hangar Teatri in collaborazione con DayDreaming Project, si è conclusa, lasciando un’impronta indelebile nel cuore dei visitatori. Inaugurata sabato 5 ottobre alle ore 18.00 presso la suggestiva Sala di Pietra dell’Hangar Teatri in via Pecenco 10, l’evento ha visto anche la partecipazione della performance dal vivo “Alchimia”, interpretata da Antonella Parisi, affiancata da Gigliola Bagatin e Mario Grasso.
Mauro Corbani, nato a Soncino (Cremona) nel 1952, è un artista internazionale di grande spessore. Con la sua visione virtuosa e sperimentale, Corbani ha sempre fatto del viaggio il fulcro della propria ricerca artistica, inteso come scoperta continua e incontro tra culture diverse, dall’Occidente all’Oriente.
La sabbia, elemento ricorrente nelle sue opere, è spesso il frutto dei suoi lunghi soggiorni in terre lontane e diviene materia viva per la creazione artistica. Attraverso l’uso di legni, metalli, tele, corde e carte, l’artista esplora e celebra la primitiva espressione del racconto visivo, imprimendo nelle sue opere una cifra stilistica personale, carica di vitalità e armonia.
Giada Caliendo, nel catalogo della mostra, scrive: “La grafia di Corbani è scomposta e disordinata ma tanto viva ed esultante nel suo narrare. I suoi lavori trasmettono una danza di colori, materiali e tecniche che si intrecciano in un vortice di creatività emotiva, offrendo una dichiarazione d’amore per i luoghi e per il viaggio come alimento primario dell’arte.”
La mostra, intitolata “Sabbie Viaggianti”, ha raccontato questa continua esplorazione artistica e ha fatto tappa in numerose città italiane ed europee, tra cui il Museo d’Arte Contemporanea Materiali Minimi di Paestum (SA) e la Casa de Las Conchas di Salamanca in Spagna. Inoltre, l’esposizione ha varcato i confini europei, raggiungendo il Marocco, la Tunisia, gli Stati Uniti e l’Australia, consolidando così il respiro internazionale dell’opera di Corbani.
Supportata da un ricco catalogo curato da Giada Caliendo e Vanda Sabatino, la mostra ha incluso i contributi di intellettuali e studiosi di spicco come il musicologo Renzo Cresti, lo scrittore Rodolfo Francesconi, l’archeologo Xabier González Muro e la psicologa Laura Masini.
Aperta al pubblico dal 5 ottobre al 17 novembre, con orari che hanno abbracciato il weekend e la domenica, la mostra ha offerto un’esperienza gratuita e intensa, capace di coinvolgere appassionati d’arte e curiosi. Un’occasione che, per chi ha avuto la fortuna di parteciparvi, è stata un viaggio tra le emozioni, la materia e l’essenza più profonda dell’arte.