Preferisco il rumore del mare

di Balt Collettivo
drammaturgia Francesca Mignemi, Eleonora Paris e Alessandro Balestrieri
con Alessandro Balestrieri ed Eleonora Paris
musiche originali Francesco Altilio
una coproduzione Teatro della Caduta
con il sostegno di Matutateatro, Officine Papage, CURA Centro Umbro Residenza Artistica, Z.I.A. Zona Indipendente Artistica

Il lavoro fa parte del nostro immaginario fin da bambini, quando una delle prime domande era “che lavoro vuoi fare da grande?”. Siamo cresciuti con la promessa di ottenere successo in proporzione al nostro impegno. Chi non sta nelle logiche dell’efficienza è destinato a vivere con una spada perennemente puntata sul capo, da se stesso in primis. Due figure beckettiane si muovono in un quadrato evitando sempre il “centro”. Intanto 
da un lato il Lavoratore, pedina del sistema capitalista, dall’altro la Disoccupata, tormentata dall’ansia dell’improduttività.
 Uno spettacolo sul lavoro, che occupa gran parte delle nostre vite fino ad identificarsi con la vita stessa.

Biografia
Balt nasce nel 2019 come un duo, formato da Alessandro Balestrieri, attore e regista, e Francesco Altilio, sound designer, compositore e fonico. I due si trovano attorno ad un progetto intitolato GRAY o sulla paura della vecchiezza in cui musica e testo si pongono al centro di una performance a metà fra teatro e dj set. Per il secondo progetto, Theatrify – Dai scegli un pezzo!, si aggiunge Eleonora Paris, drammaturga formatasi presso la Scuola di Teatro Paolo Grassi, in qualità di attrice e autrice. Lo spettacolo nel 2023 è Vincitore del Premio della Critica al FringeMI.Il collettivo prosegue la propria ricerca con Preferisco il rumore del mare. Per questo progetto si sposta a Milano e si allarga ulteriormente, includendo al suo interno Francesca Mignemi, anche lei drammaturga diplomata in Paolo Grassi. Nel 2022 lo spettacolo è Vincitore della Menzione Speciale della Borsa Teatrale Anna Pancirolli, del premio Emergenze Artistiche e del Premio Miglior Idea Registica al festival Strabismi.Il collettivo si propone di portare avanti una ricerca drammaturgica-performativa che tenga conto di un importante lavoro sul suono e che scavi nelle crepe della nostra società.